Approccio Sistemico Relazionale
“Prima ci ho creduto;
poi l’ho voluto;
quindi mi sono semplicemente
dato da fare.”
– M. Bich
Approccio Sistemico Relazionale
Come nasce l’approccio sistemico relazionale
Nel mio lavoro di psicoterapeuta opero seguendo l’approccio sistemico relazionale, che concepisce l’individuo come un sistema fatto di relazioni, partendo da quello familiare. Nasce a partire dagli anni ’50 da un vasto movimento di teorie i cui riferimenti teorici principali sono stati sviluppati da Gregory Bateson e da un gruppo di ricercatori del Mental Research Institute di Palo Alto, in California. Si teorizza l’idea che la personalità dell’uomo sia il prodotto di processi interattivi. Che la soggettività, quindi, venga costruita nell’interazione con l’ambiente e gli altri individui.
La terapia sistemico relazionale si concentra dunque su quanto avviene nell’ambito delle relazioni umane. L’oggetto di studio non sono le caratteristiche delle singole persone, ma quanto avviene tra le persone. Il focus viene attivato, oltre che sull’individuo, sull’ambiente in cui vive, sulle interazioni, sulla rete di relazioni significative e sui processi comunicativi.
Caratteristiche dell’approccio sistemico relazionale
Un primo punto cardine dell’impianto sistemico relazionale è il ruolo della comunicazione e del linguaggio. Ogni gesto, ogni parola, ogni decisione, comunica qualcosa a chi ci sta intorno.
I sintomi stessi sono, prima di tutto, dei messaggi che inviamo alle persone per noi importanti (il nostro “sistema”). Un compito del terapeuta è proprio quello di decifrare questi messaggi. Comprendere a fondo le istanze portate dal sintomo, rendendole comprensibili in modo che sia più semplice potervi dare una risposta.
Secondo punto fondamentale è la nozione di sistema. Ogni variazione nello stato di un elemento finisce con il modificare lo stato di ognuno degli altri. Il malessere presentato dalla persona viene letto non tanto come problema dell’individuo, ma come espressione di disagio di uno dei sistemi di appartenenza.
Altro concetto fondamentale è quello relazionale. L’identità individuale viene infatti considerata come risultato delle relazioni significative intrattenute nel corso della vita. Pertanto, un eventuale problematica non viene letta e trattata come caratteristica insita nell’individuo, ma come esito di esperienze relazionali.
L’attenzione del terapeuta sarà quindi rivolta alla dimensione relazionale e sistemica della persona. Ma non per questo verranno tralasciati pensieri, emozioni, e vissuti legati alla dimensione individuale.
Utilizzo dell’approccio sistemico relazionale
L’approccio sistemico relazionale nasce dunque come metodo di terapia che si occupa sia dell’individuo che del contesto familiare in cui è inserito. Il più importante sistema con cui una persona interagisce è infatti proprio la famiglia. Famiglia che con il tempo ha strutturato delle regole, e che servono per mantenere in equilibrio i vari membri del gruppo. L’individuo nella vari fasi del suo ciclo vitale modifica o ha bisogno di modificare tali regole e il suo modo di relazionarsi con gli altri. Siano essi il partner, i figli o i suoi familiari, è in questi momenti che potrebbe avere bisogno di aiuto.
L’approccio sistemico ha completamente modificato il modo di concepire le categorie cliniche quali il sintomo, la diagnosi e il trattamento. Ha operato una ridefinizione dell’approccio in termini relazionali. Gli eventi problematici di un singolo individuo influenzano infatti l’intera famiglia come unità funzionale. Gli effetti si estendono a tutti i membri e alle loro relazioni.
Il sintomo non viene più considerato come l’espressione di problematiche individuali ma indica una disfunzione dell’intero sistema familiare. La diagnosi fa riferimento al funzionamento del singolo e del suo gruppo di appartenenza all’interno dello specifico contesto. Il trattamento si basa sull’osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia. Mira a modificare, attraverso un processo di collaborazione tra terapeuta ed individuo/famiglia, i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso.
Utilità dell’approccio sistemico relazionale
L’approccio sistemico relazionale può rivelarsi utile per le persone che ritengono avere delle difficoltà in specifici rapporti (di coppia, genitoriale, lavorativo, etc). Vista la possibilità di operare utilizzando varie forme di psicoterapia (individuale, di coppia e familiare), il terapeuta valuta ogni volta la scelta più idonea per ogni paziente. Tale psicoterapia si articola dunque intorno alle problematiche dei ruoli, della gerarchia, delle relazioni, e della qualità della comunicazione all’interno del sistema.
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